Palazzo Lardi
Anno: 2012 Nella parte mediana di quello che si può definire un quattrocentesco edificio appartenuto ad una nobile famiglia vissuta in città (Lardi), posto sul Corso Ercole I° d’Este, in prossimità di altri palazzi importanti, all’interno del quale è presente una loggia con archi a tutto sesto, colonne con capitelli marmorei e soffitti lignei con ancora evidenti le decorazioni pittoriche dell’epoca, è stata ricavata questa abitazione le cui connotazioni derivano principalmente dai vincoli di carattere conservativo, legati alla distribuzione degli spazi interni ed alle loro superfici murarie e dei soffitti, ricoperte pressoché completamente da decorazioni pittoriche di epoche passate.
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Intervento post sisma
All’interno di una parte del nucleo urbano d’origine medievale della città di Ferrara, a ridosso dell’ex Oratorio della SS,.Annunziata (1376), quest’edificio di chiare origini quattrocentesche, ha subito evidenti danni nella parte alta, (per tutta la struttura del tetto e del sottotetto) in seguito agli eventi sismici del maggio/giugno 2012. La condivisione di una stessa muratura portante di sole due teste, tra le strutture piane ed inclinate dell’edificio in oggetto e quello del vicino oratorio, poste tra l’altro a quote diverse, in seguito all’effetto dinamico di “martellamento” delle travi, ha comportato uno sfilamento delle stesse dal proprio incastro, ed un danneggiamento delle superfici dipinte, tra le quali il ciclo di affreschi cinquecenteschi con la storia della Santa Croce, attribuito ai pittori Filippi, Bastianino, Roselli e Dielai. L’inevitabile rifacimento della struttura lignea di copertura ed il consolidamento del solaio del sottotetto, hanno richiesto soluzioni con tecnologie a secco (acciaio/legno o legno/legno). In particolare, il progetto ha previsto la connessione tra travi e murature portanti attraverso elementi continui d’acciaio e la realizzazione di una tensostruttura, sempre d’acciaio, per disconnettere le travi di copertura dell’edificio oggetto d’intervento, con la muratura comune dell’ex Oratorio della SS. Annunziata.
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Casa padronale 03
Anno: 2012 Questa abitazione di origini patrizie, è appartenuta per secoli alla stessa famiglia che ne ha modellato nel tempo l’uso degli spazi e gli elementi d’ornamento e caratterizzazione formale. Attualmente è diventata oggetto di una propria rivisitazione, anche in seguito al cambiamento di proprietà. Pur mantenendo i propri connotati stilistici, acquisiti attraverso le diverse stratificazioni storiche, il progetto di restauro e recupero funzionale ha cercato di preservare quegli elementi di invariabilità, come componente sostanziale del nuovo insieme architettonico che cerca meticolosamente d’integrare linguaggi formali diversi, introducendo al tempo stesso quegli elementi funzionali contemporanei che inevitabilmente devono trovare un proprio dialogo equilibrato ed armonioso con il preesistente contesto eclettico.
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Villa Massari
Edificata sul sedime di una precedente struttura di epoca rinascimentale, questa villa settecentesca è rimasta per secoli proprietà di campagna di una nobile famiglia, la quale dopo varie vicissitudini private ha smembrato l’enorme proprietà terriera e ceduto in maniera frammentaria i propri beni immobiliari. L’attuale proprietà, sulla base di un programma di recupero architettonico del fabbricato ma anche ambientale dell’ampio parco circostante, sta procedendo alla riqualificazione del contesto. Il progetto riguarda la riproposizione pittorica dei prospetti esterni dell’edificio principale, meglio conosciuto come “Villa Massari”.
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Villa Buosi
Anno: 2008 Villa padronale, d’origini settecentesche, situata a ridosso di uno dei ramo morti del Po ed utilizzata inizialmente come residenza estiva e, solo successivamente sino ad alcuni decenni orsono, come abitazione permanente della famiglia proprietaria. La rigorosa impostazione planimetrica e strutturale ed il parco privato con piante secolari, hanno favorito la sua riabilitazione funzionale a fini ricettivi che troveranno sinergia nel vicino nuovo volume architettonico, entro cui saranno organizzate sale conferenze ed un piccolo centro benessere (vedi nuove costruzioni).
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Teatro Comunale
Anno: 1997-1998 All’interno dell’opera di restauro ed adeguamento funzionale del settecentesco Teatro Comunale di Ferrara, questo progetto ha ridisegnato, sia come struttura, sia come profilo altimetrico ed infine come disposizione delle sedute, la platea del Sala teatrale. Oltre alla platea è stata realizzata una piattaforma elettroidraulica per la fossa degli orchestrali.
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Palazzo San Crispino
Anno: 1997-1998 L’ex Oratorio dedicato ai Santi Crispino e Crispiniano, insieme alla sottostante Loggia quattrocentesca detta dei “Callegari”, erano stati oggetto di un intervento realizzato parzialmente a metà degli anni ’70, sulla base di un progetto, (poi sospeso per problematiche di carattere giuridico) a firma del carissimo collega Giulio Zappaterra. Dopo oltre vent’anni, da quella sospensione, è stato redatto un nuovo progetto complessivo che oggi si pone come una delle due testate della centralissima Piazza Trento-Trieste.
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Palazzo Magnanimi-Roverella
Anno: 1996-1997 Il progetto ha interessato il restauro della facciata rinascimentale, attribuita all’architetto Ducale Biagio Rossetti, il cui precario stato conservativo era prossimo alla disgregazione materia degli apparati decorativi. La lettura del partito compositivo derivante dall’uso di elementi ornamentali prevalentemente di cotto, ma con inserti di gesso o elementi di marmo, era pressoché illeggibile a seguito di ripetuti interventi di rimaneggiamento.
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Ostaria dell’Anzolo (Postaccia)
Anno: 2009 – 2010 Collaboratori: Bortolazzi & Partners e Mezzadringegneria All’interno di quella che è stata la prima struttura ricettiva per l’ospitalità dei viandanti, edificata per volere del Duca Ercole I° d’Este nel XVI secolo, parte integrante dell’attuale complesso architettonico della Casa di Riposo di Ferrara, sono localizzati due nuclei di Casa Protetta, peraltro già oggetto di lavori di ristrutturazione nei primi anni ’80. La necessità di un adeguamento alle attuali normative in materia sanitaria e di sicurezza, ha richiesto la revisione e la riorganizzazione funzionale degli spazi e dei servizi. Nel rispetto dei vincoli normativi e di quelli storico architettonici, il progetto propone una soluzione che accomuni le necessità logistiche con il mantenimento e la leggibilità degli aspetti storico tipologici dell’edificio.
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Loggia di San Crispino
Anno: 1997-1998 Il Palazzo di San Crispino raccoglie un luogo pieno di storia e di eventi culturali legati alla vita sociale della città di Ferrara. A metà del XIX, per problematiche di carattere strutturale il fronte della Loggia quattrocentesca fu trasformato in facciata neoclassica. L’ambito spaziale dell’intervento è stato il “vuoto” dell’antico portico, dove da metà degli anni ’70 erano iniziati e poi sospesi, i lavori che ne prevedevano la trasformazione. Il nuovo progetto cerca di coniugare gli aspetti storici della preesistenza monumentale con le sopraggiunte indicazioni da parte delle Istituzioni e della proprietà. Il restauro ha interessato anche l’antico salone dell’Oratorio, al piano nobile, recuperando gli elementi ornamentali degli apparati pittorici e decorativi settecenteschi, opera dei pittori Facchinetti e Pellegrini. Dedicato all’amico, maestro e collega Giulio Zappaterra
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